Una nuova alba. La saga delle Tidelands by Philippa Gregory

autore:Philippa Gregory [Gregory, Philippa]
La lingua: ita
Format: epub
editore: SPERLING & KUPFER
pubblicato: 2023-06-15T12:00:00+00:00

«Mamma», esordì Johnnie, entrando nel freddo magazzino e stringendosi il cappotto sulle spalle. «So che siete occupata, ma devo chiedervi un grosso favore.»

«Aspetta un attimo», lo fermò Alys, mentre stendeva la distinta di carico sul portellone posteriore del carro e controllava ogni articolo con un negoziante. Lui concordò sul totale e si toccò il cappello. «Voi siete sempre onesta, signora Shore, avrei dovuto sapere che l’errore era mio!»

Lei gli strinse la mano e si girò verso Johnnie. «Cosa c’è?» gli domandò preoccupata. «E perché non sei al lavoro?»

«Sono ancora in licenza, hanno accettato di concedermi tutto il tempo necessario. Non ho fatto che correre per la città cercando di raccogliere soldi per liberare Rowan. Mi occorrono circa ottanta sterline.»

Ora ebbe tutta la sua attenzione. «Per la sua grazia?»

«La regina ne vende solo alcune, a un alto prezzo. Non sarà meno di centoventi sterline e io ne ho raccolte solo quaranta.»

Lei allargò le braccia indicando la merce. «Non le ho, Johnnie. Tutto ciò appartiene agli investitori che hanno quote nel viaggio, non ci appartiene.»

«Mi domandavo se le chiedessi in prestito per me? Dal prossimo viaggio?»

«Mandare il capitano Shore su un vascello ipotecato?» gli domandò, sconcertata. «Johnnie, noi non facciamo mai commerci a debito. L’abbiamo fatto una sola volta e la nobildonna ci ha quasi rovinato. Non oso farlo, Johnnie. Mi dispiace figliolo, ma non posso.»

«Non è un debito. È un credito. Tutti vendono a credito.»

«Per me sono la stessa cosa.»

«Che devo fare, allora? Non posso lasciare che venga venduta come una schiava sulla banchina!»

«Non dipende da te», esclamò lei. «È colpa di zio Ned. E sua. Lei ha preso il posto di Ned in prigione. È lui che dovrebbe liberarla.»

«Sapete che non ha un soldo al mondo.»

«Anche questa è una sua scelta», ribatté lei con fermezza. «Lui crede in un mondo senza padroni né signori. Crede in un mondo senza ricchi né poveri. Ma noi viviamo in un mondo dove il denaro è il padrone più importante.»

Le sue parole erano tanto conformi al parere di Johnnie che lui non poté mettersi a discutere. «Sta aspettando che vada a Bristol con una grazia. Si aspetta che io raccolga il denaro.»

«Ne dubito», replicò lei. «Lui sa che non siamo una famiglia che ha mai avuto soldi.»

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